Biometrico digitale
I dati biometrici che possono essere utilizzati nei sistemi di controllo dell'accesso devono avere alcune peculiarità:
- Devono essere facilmente acquisibili
- Non devono richiedere una frequente aggiornamento del dato stesso.
Ad esempio, il fatto di utilizzare una firma, anche se è un dato biometrico che viene utilizzato da alcuni dispositivi, non è certo una applicazione che si presta al campo specifico che stiamo esaminando.
Parimenti, anche se la vascolarizzazione della retina o la geometria iride rappresentano elementi biometrici che vengono talvolta utilizzati in dispositivi biometrici, essi rappresentano dati biometrici di difficile acquisizione.
Nell'ambito della rassegna di dati biometrici che vengono correntemente utilizzati in applicazioni, come quelle in esame, sembra che l'impronta digitale sia praticamente l'unica utilizzata su larga scala.
Il dato biometrico relativo all'impronta digitale può essere infatti catturato con grande semplicità; il dispositivo di captazione è molto piccolo e si presta quindi ad essere incorporato in un dispositivo compatto e di facile installazione, come richiesto da una serratura biometrica.
Si può definire apparato biometrico per il controllo dell'accesso un apparato, che è in grado di acquisire il dato biometrico e confrontarlo con uno precedentemente archiviato.
Se i dati sono congrui, l'apparato potrà compiere l'operazione per cui è stato progettato, esempio:
· sbloccare una serratura a comando elettromagnetico,
· sbloccare di un tornello,
· accendere una segnalazione luminosa,
· memorizzare il dato relativo all'operatore che si è autenticato.
In contemporanea, è possibile o meno che i dati relativi al soggetto, il cui dato biometrico è stato riconosciuto, la data, l'ora ed altri elementi connessi all'operazione di riconoscimento vengano inviati in un sistema informatizzato ed archiviati, ad esempio per utilizzazioni di rilevamento presenza.